sabato 24 marzo 2012

Voglio solo lavorare

Su http://vimeo.com/38796784 è possibile vedere un nuovo estratto video dal documentario in lavorazione 'Ora di chiusura'.
Nel momento ripreso Salvatore e Calogero, entrambi ex-lavoratori interinali di Bienne Sud, stanno andando a una delle assemblee che si sono svolte fuori dai cancelli dello stabilimento Fiat nei giorni successivi alla chiusura. Non sapendo ancora che presto per loro sarebbe arrivato il licenziamento, questo era lo spirito con cui i due ragazzi vivevano quei giorni di incertezza quando sembrava esserci ancora una speranza.

mercoledì 7 marzo 2012

La pazienza ha un limite

Mentre sui principali canali d'informazione si continua a parlare di Fiat, non vengono riportate molte notizie dal luogo in cui tutto ha avuto inizio pochi mesi fa. 
A Termini Imerese, dove le soluzioni della vertenza sembravano aver risolto il problema di quasi 2200 lavoratori rimasti a casa dopo la chiusura dello stabilimento Fiat, il caso sembra chiuso.
Avevamo lasciato i ragazzi di Termini dopo l'ottenimento della cassa integrazione per tutti (o quasi, visto il licenziamento degli otto interinali di Bienne Sud) e con uno sguardo ottimista rivolto al futuro, nell'attesa di DR Motor e del piano industriale che dovrebbe ridare a tutti il lavoro nell'arco di qualche anno.
Ma la realtà purtroppo ha un aspetto ben diverso da queste rosee prospettive.
Me lo racconta ieri Vincenzo, rsu di Fiom della Magneti Marelli di Termini Imerese, il Vincenzo del nostro documentario che avete visto e ascoltato anche su questo blog.
"A Termini si respira aria di rivolta." mi dice "Il progetto di riconversione del sito fiat sembra quasi arenato."  Proprio ieri 200 operai di quattro aziende dell'indotto hanno bloccato i binari della linea Messina-Palermo. Da tre mesi attendono la cassa integrazione che non arriva e sulla città comincia ad aleggiare lo spettro del fallimento dell'intero progetto di riconversione. 
"Sentirai ancora parlare di Termini Imerese" mi dice Vincenzo. E la cosa non mi rassicura affatto. 
Mi riecheggiano in testa le parole con cui aveva terminato la sua intervista, e più che la conclusione di una vicenda, suonano come l'inizio di un nuovo capitolo.




venerdì 2 marzo 2012

ora di chiusura su produzioni dal basso

Il progetto Ora di chiusura partecipa a una raccolta fondi su un sito di crowfunding: Produzioni dal Basso. Qui chiunque potrà contribuire con il proprio apporto al completamento delle fasi di post-produzione necessarie a ultimare il lavoro.
Siamo partiti armati di videocamera e dell'attrezzatura essenziale, con la voglia di raccontare e condividere, senza porre in mezzo l'ostacolo della ricerca di fondi e finanziamenti. Abbiamo creduto solo nella nostra idea. Ora che stiamo rielaborando e dando forma alle esperienze registrate sul campo, siamo ancora più certi della validità e importanza del progetto. Se prima di partire si trattava di un nostro obiettivo, ora l'idea è diventata un obiettivo condiviso con tutti i ragazzi, le donne e gli uomini che hanno prestato il proprio volto e la propria voce per raccontare qualcosa che vivono in prima persona, con il carico di fatica, rabbia e dolore che questa esperienza talvolta ha comportato.
Per portare a termine il progetto abbiamo bisogno di affidare le fasi della post-produzione ad alcune figure professionali specifiche che ci possano aiutare a rendere questo lavoro completo e fruibile a tutti. I fondi che saremo in grado di raccogliere servono quindi a pagare il lavoro di altre persone che si uniranno al nostro percorso per farlo giungere al traguardo.
Chiunque può contribuire, se pensa che questo lavoro meriti di essere completato e se crede di poter condividere insieme a noi gli sforzi per raggiungere questo scopo.
Per saperne di più e contribuire con un finanziamento, piccolo o grande che sia, cliccate sul titolo di questo post e scoprirete come funziona l'iniziativa e come prenderne parte.