Ieri abbiamo partecipato a una celebrazione religiosa molto sentita a Termini Imerese, l'esposizione dell'Immacolata. Ogni anno il 29 novembre la statua della Madonna viene fatta uscire dalla cappella della Chiesa Madre per essere mostrata ai fedeli radunati davanti alla chiesa. A suggerirci di fare delle riprese durante la celebrazione sono stati Michele e Salvatore. Salvatore ci dice che l'anno scorso ha sostenuto sulle proprie spalle la portantina della statua insieme ad altri operai.
In una piazza immersa nel sole (con una temperatura simile più al clima di maggio che a quello di fine novembre) i nostri amici sono di nuovo insieme, come durante le assemblee e le riunioni sindacali di questi giorni. Nonostante la diversa atmosfera, il momento viene vissuto forse con altrettanta partecipazione e spirito di gruppo. Salvatore è quasi toccante mentre corre verso la statua che ci passa davanti a pochi metri di distanza e vi appoggia un fazzolettino di carta che si è appena fatto dare da un amico. - Quando torno a casa lo do a mia madre perché se lo passi sugli occhi, forse questo l'aiuterà a recuperare la vista. La Madonna ci aiuterà anche a noi operai, perché non fa distinzioni per nessuno. E ha ragione, siamo tutti uguali. - ci dice con sincerità quasi infantile. Capisco che per questi ragazzi l'aiuto della Madonna è qualcosa in cui credono davvero, forse con maggiore fiducia rispetto all'intervento dei politici o dei sindacati. Tutto ciò mi sembra curioso, ma non riesco a restare indifferente nell'osservare l'autenticità del loro sentimento. Penso ai motivi che li spinge a non fidarsi della politica e se rifletto su quanto ho sentito raccontare in questi giorni credo di cominciare a capire.
In una piazza immersa nel sole (con una temperatura simile più al clima di maggio che a quello di fine novembre) i nostri amici sono di nuovo insieme, come durante le assemblee e le riunioni sindacali di questi giorni. Nonostante la diversa atmosfera, il momento viene vissuto forse con altrettanta partecipazione e spirito di gruppo. Salvatore è quasi toccante mentre corre verso la statua che ci passa davanti a pochi metri di distanza e vi appoggia un fazzolettino di carta che si è appena fatto dare da un amico. - Quando torno a casa lo do a mia madre perché se lo passi sugli occhi, forse questo l'aiuterà a recuperare la vista. La Madonna ci aiuterà anche a noi operai, perché non fa distinzioni per nessuno. E ha ragione, siamo tutti uguali. - ci dice con sincerità quasi infantile. Capisco che per questi ragazzi l'aiuto della Madonna è qualcosa in cui credono davvero, forse con maggiore fiducia rispetto all'intervento dei politici o dei sindacati. Tutto ciò mi sembra curioso, ma non riesco a restare indifferente nell'osservare l'autenticità del loro sentimento. Penso ai motivi che li spinge a non fidarsi della politica e se rifletto su quanto ho sentito raccontare in questi giorni credo di cominciare a capire.
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